Zuppa imperiale

Zuppa_Imperiale
Una nuova ricetta ritrovata da Colazione da Bianca per il Brunch in Corte al Museo della Storia di Bologna.
Questa settimana (e per tutto il mese di dicembre) presentiamo la zuppa imperiale!


Ingredienti

1 l. di brodo di carne, cappone e verdure
5 uova
parmigiano
semolino
burro, sale, pepe e noce moscata

Si inizia così: lavora le uova, il parmigiano, il semolino, il burro sciolto e poi via via aggiungi il sale, il pepe e la noce moscata. Ungi di burro una teglia e solo dopo che il composto è ben montato, spumoso e saporito versalo dentro.
Nel forno caldo, cuocere a 180° per 20 minuti circa, non deve essere né bianca né bruna ma solo dorata quando la tiriamo via. Togli tutto dal forno e fai riposare, poi prepara i cubetti. Metti il brodo sul fuoco, attenzione al brodo deve essere fatto in casa, appena inizia a bollire versa tutti i cubetti e servi immediatamente, deve essere caldissima la zuppa imperiale.

E dopo la preparazione, come sempre, un po’ di storia….

Un piatto semplice, ma eccezionale che ben si sposa con la stagione fredda è la zuppa imperiale. Nome altisonante per una minestra che è diffusa soprattutto in Emilia-Romagna ma che, ovunque viene proposta, ottiene un ottimo successo. Semplice da fare e veloce da servire, ha un alto valore nutrizionale e contiene ingredienti gustosissimi e facili da trovare: uno su tutti è l’abbondante Parmigiano-reggiano. I dadini dorati ottenuti, possibilmente “affogati” in un ottimo brodo di cappone, ne decretano la miglior fine.

La delegazione di Bologna dell’ Accademia Italiana della Cucina ha depositato la ricetta presso la Camera di Commercio di Bologna il 17 maggio 2009. Vi sono comunque varianti facoltative rispetto alla ricetta tradizionale, come l’aggiunta di una fetta di mortadella all’impasto ma, in genere, sono seguite le indicazioni più classiche.

Pellegrino Artusi scrisse una ricetta molto simile nel suo celeberrimo e fortunatissimo manuale La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene chiamandola “Minestra di semolino composta”. La variante, in questo caso era che il gastronomo non faceva rassodare il composto nel forno, ma lo poneva in una padella sul fornello.

Sull’origine del nome, si può solo fare un’ipotesi. Dal momento che a Parma e provincia, una minestra chiamata Krinofel – molto simile alla zuppa imperiale – fu importata dall’Austria ai tempi del ducato di Maria Luigia, chissà che non si debba allo stesso motivo anche questa. In fondo, l’indimenticata sovrana di quelle terre era stata la moglie di un imperatore: Napoleone I…