Antico e Moderno a Casa Saraceni: donazione Cervellati

Alessandro Cervellati 12 marzo 1856

Alessandro Cervellati, 12 marzo 1856

La donazione, avvenuta nel 2004 ad opera degli eredi Giorgio e Alessandra Cervellati -Telmon a ricordo di Laura Cervellati, figlia di Alessandro, è costituita da trenta disegni finiti, realizzati a partire dagli anni Sessanta. I fogli, molto omogenei sia dal punto di vista stilistico che tematico, illustrano una serie di spettacoli teatrali, kermesse e manifestazioni di vario genere messe in scena nei teatri di Bologna dal XVI al XIX secolo.

L’intera produzione disegnativa di Alessandro Cervellati è caratterizzata da un tratto veloce e franco, in grado di condensare in pochi gesti il racconto intimo e al contempo ironico di un’intera epoca. Nel suo segno le memorie della grafica d’oltralpe si mescolano sapientemente con le declinazioni bolognesi di fine Ottocento, dando origine a uno stile fortemente personale che subisce poche varianti, e comunque non sostanziali, nel corso di oltre mezzo secolo, come dimostrano i numerosi fogli pervenutici. In questo percorso stilistico Cervellati era in buona compagnia, traendo ispirazione dalla generazione di scapigliati che lo avevano preceduto, Augusto Majani, Alfredo Baruffi e, più tardi, Ugo Valeri e Athos Casarini, per citarne solo alcuni.

A quei giovani artisti bohemiens che sul finire dell’Ottocento si ritrovavano a discutere di arte, poesia, teatro e musica nelle soffitte di Palazzo Bentivoglio, si dovette l’introduzione a Bologna delle più innovative riviste straniere di stampo modernista: La Revue Blanche, L’Assiette au Beurre, Le Rire, e poi Jungend , Ver Sacrum, Simplicissimus, The Studio, col conseguente sviluppo della breve ma assai significativa stagione del Liberty locale.

Cervellati, come dimostra la presenza di alcuni numeri delle riviste sopracitate all’interno del suo archivio, in parte pervenuto alla Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna (Bollini, Pasquali, Telmon 2014), studiava attentamente quei periodici, avvicinandosi alle importanti novità formali della scuola di illustrazione francese: da Galanis a Cheret, da Jean-Louis a Forain e soprattutto Honoré Daumier; che poi reinterpretava attraverso una sensibilità più dolente che festosa, sintetizzando magistralmente nel suo personalissimo segno grafico le più svariate emozioni.
Anche i soggetti indagati da Cervellati: il circo, il teatro, le ballerine e le prostitute, la musica, lo sport, derivavano dalla tradizione inaugurata dagli artisti francesi della Belle Époque.

Alessandro Cervellati Claire Bonheur

Alessandro Cervellati, Claire Bonheur

La donazione Cervellati rimarrà esposta a Casa Saraceni (via Farini 15, Bologna) fino al 28 settembre 2014 in occasione della mostra Antico e Moderno. Dal Trecento all’Ottocento.

Orario mostra: dal martedì alla domenica (10-17); ingresso libero.