“Il Resto del Carlino”: il giornale di Bologna

Il Resto del Carlino 21.3.1885

Il Resto del Carlino n.1 (21 marzo 1885)

Qual è il cittadino bolognese che non conosce il Resto del Carlino? Praticamente non esiste: anche solo per scorrere la cronaca locale il noto quotidiano è un mezzo irrinunciabile. Ebbene, forse non tutti sanno ancora come nacque e pare giusto ricordarlo.

Il 21 marzo 1885 uscì infatti il n. 1. I quattro fondatori – chiamati anche i “quattro evangelisti” o i “quattro moschettieri” – erano: Giulio Padovani, Alberto Carboni, Francesco Tonolla e Cesare Chiusoli. La testata era stata disegnata da Giacomo Lolli e l’articolo di presentazione era stato curiosamente intitolato con un unico punto interrogativo. Perché, direte voi?

Lo spiega lo stesso autore, Giulio Padovani: Il punto interrogativo sta a sintetizzare la curiosità dei lettori riguardo al come e al perché della nostra pubblicazione.
Evidentemente erano argomenti convincenti, visto che le duemila copie della prima tiratura andarono letteralmente a ruba…

Cesare Chiusoli aveva “inventato” il nome del giornale, ispirandosi al fiorentino “Il resto del sigaro”. In Italia, un sigaro costava infatti poco meno di due centesimi e il prezzo del giornale sopperiva alla necessità di dare il resto al cliente fumatore.
Non è poi necessario spiegare di quanto favore il quotidiano abbia goduto nel tempo, arricchendosi di cronache locali di tutta la regione e anche oltre. Come a Milano il giornale per antonomasia è il Corriere; a Roma Il Messaggero e a Napoli Il Mattino, a Bologna è sicuramente il Carlino.

Innumerevoli e prestigiosi sono stati e continuano ad essere sia i direttori che i redattori e i collaboratori a vario titolo. Chiunque compia una ricerca storica sulla città, non può fare a meno di consultare anche le antiche raccolte ed è sicuro che, anche in tempo di supporti elettronici e diavolerie varie, la carta continuerà a mantenere il suo fascino inalterato.

Auguri Carlino!